Roberta Bruzzone: il caso stalker e la paura dell'attacco con acido
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Roberta Bruzzone “teme un attacco con l’acido”: cosa succede con lo stalker

la criminologa Roberta Bruzzone

Una situazione molto cupa e piena di punti di domanda vede coinvolta la criminologa Roberta Bruzzone e un presunto stalker. Cosa sta succedendo.

Sempre molto attenta alle vicende di cronaca italiana, compreso il caso discusso di Garlasco con la sua tesi su Alberto Stasi, Roberta Bruzzone è stata protagonista in queste ore per una vicenda che la vede coinvolta in prima persona. La criminologa, infatti, ha portato a processo un uomo, un suo presunto stalker che, dal canto suo, si sta difendendo sostenendo di essere innocente.

Roberta Bruzzone
Roberta Bruzzone – newsmondo.it

Roberta Bruzzone: il caso stalker

Una situazione controversa vede Roberta Bruzzone coinvolta in prima persona con un uomo accusato di stalking nei suoi confronti. Nel dettaglio, si tratterebbe di Mirko Avesani, un neurologo veronese di 51 anni, finito a processo con l’accusa appunto di essere lo stalker della criminologa e psicologa forense, nonché noto volto della tv.

La situazione è decisamente complessa visto che il diretto accusato, che come riportato dal Corriere della Sera, due anni fa era stato condannato per diffamazione sempre nei confronti della Bruzzone, starebbe continuando a sostenere la propria innocenza: “In questa storia sono io la vittima. Tre account hanno iniziato a scrivere sul mio profilo social. C’era chi insultava me e chi la Bruzzone. Io non c’entro niente, anzi li ho denunciati“.

Durante il primo processo a Verona, da quanto si apprende, Avesani inviò un esposto via Pec a 18 destinatari. Tra questi anche due pm della procura scaligera, il giudice che lo stava processando e il presidente del tribunale, e alla Rai. Negli atti, l’uomo definiva Bruzzone una “ignorante nel suo settore”, lamentando di essere stato “massacrato con il suo metodo da bulla”. Stando all’accusa, Avesani avrebbe anche minacciato sui social di “gonfiare di botte” il marito della criminologa oltre che aver scritto con l’account “Marco Marche” che “la tigre andrà a fuoco”.

La paura dell’attacco con l’acido

Al netto della difesa di Avesani, stando all’avvocato della Bruzzone, Serena Gasperini, la donna sarebbe spaventata dal suo stalker: “Bruzzone ha paura di Avesani ed è preoccupata anche perché si tratta di un medico che lavora negli ospedali pubblici. Lo ritiene una persona pericolosa. Teme un attacco con l’acido. In aula a Verona si era messo a urlare mentre la mia assistita parlava. I suoi attacchi sono durati per anni e sono cessati solo quando è arrivata la comunicazione del rinvio a giudizio del processo per stalking nel 2023″, le parole della legale riportate dal Corriere della Sera. 

Allo stesso tempo, la difesa di Avesani ha ribattuto: “Si tratta di una controversia mediatica e non si può quindi parlare di stalking. Non ci sono mai state delle aggressioni fisiche o aggressioni verbali in cui si faceva riferimento a un attacco con l’acido o dei pedinamenti. I toni a volte sono stati accesi, ma sarà il tribunale a decidere se al massimo le espressioni usate dal mio assistito possono considerarsi o meno diffamatorie“, ha fatto sapere l’avvocato Stefano Perusi.

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ultimo aggiornamento: 7 Ottobre 2025 12:58

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